La Meditazione è come pulire una ciotola!
Questa pulizia necessità di sincerità e austerità.
Due pratiche bellissime che fanno parte di qualsiasi vero cammino Yoga.
Austerità non vuol dire stare svegli tutta la notte o nutrirsi di radici e bacche, dormire su un letto di chiodi. No. Non è questo il tipo di austerità che bisogna ricercare.
L'austerità più grande sta nel superare l'agitazione della propria mente.
Il significato di questo tipo di austerità è molto semplice: guardare all'interno.
Nell'attimo in cui guardi all'interno, la Grazia è nel tuo sguardo, la Grazia è nella tua visione.
Tutto ciò che non è necessario si dissolve.
Il fuoco di questa visione brucia tutto ciò che di negativo è impresso nella mente.
Spesso si chiede la Grazia o la Benedizione di un santo, di un guru o di qualcuno che riteniamo incarni qualità divine. Ma prima di tutto, è necessaria la Grazia del discepolo.
Prima viene la tua Grazia - che nasce quando ti volgi all'interno - poi di conseguenza giunge la Grazia del Sé, di Dio.
Da sempre e in ogni tradizione viene mostrato lo stesso cammino: rivolgetevi all'interno, guardate all'interno.
Allora comprenderete il significato della sacra Scrittura:
Om Purnamadha Purnamidam Purnat Purnamudachyate Purnasya Purnamadaya
Purnamevavaishyate
"Quello è perfetto, questo è perfetto, dal perfetto nasce il perfetto.
Se dal perfetto viene tolto il perfetto, solo la perfezione rimane".
Questa perfezione, è la Grazia interiore che nasce dalla Meditazione.
Sri Pranidhana
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Un piccolissimo assaggio degli scritti e dei discorsi del Maestro.
Spunti per conoscere ciò che non si sa, mettere in discussione ciò che si sa...