Ritiro di Yoga, Meditazione e Shaktipat-dīkṣā
Borgo Zen – 6 / 7 / 8 Dicembre 2025 – Unico Evento Annuale
Guidato da Sri Pranidhana
Posti limitati – Partecipazione su prenotazione
Una volta all’anno, nel tempo sacro di dicembre, si apre un momento irripetibile: lo Shaktipat-dīkṣā, la condivisione di energia cosciente secondo la tradizione yogica, ricevuto in forma pubblica a chi è pronto a riceverlo.
Durante tutto l’anno, lo Shaktipat può fluire spontaneamente:
Ma solo una volta all’anno, la condivisione viene svolta in un contesto pubblico e dichiarato, creando un campo protetto dove il gruppo intero può vivere questa esperienza con piena consapevolezza e stabilità.
Non è un caso che la cerimonia ufficiale si svolga a dicembre. In questo mese, le energie universali raggiungono un culmine naturale, favorendo il silenzio, la purificazione e l’apertura interiore. È il periodo in cui si chiudono i cicli passati e si prepara l’inizio di un nuovo anno spirituale e cosmico.
Nel dicembre 2025, tra 6, 7 e 8 dicembre, si creerà una configurazione rara secondo l’antica scienza vedica del tempo (Jyotish):
Questi tre giorni formano una soglia, in cui:
Shaktipat-dīkṣā è il termine tradizionale dello Yoga che indica l'iniziazione in cui, per Grazia, si compie il risveglio della Shakti – l’energia cosciente che permea ogni essere vivente.
Questo risveglio accade quando la Shakti si rivela spontaneamente nel campo di Presenza, illuminando ciò che è già presente nel cuore di chi partecipa.
Non appartiene a nessuno: non è qualcosa che si crea o si induce, ma la Vita stessa che si riconosce.
Una volta all’anno, nel ritiro di dicembre, questa condivisione viene offerta in forma pubblica e cerimoniale, affinché possa essere vissuta in un contesto protetto e sacro.
“Lo Shaktipat-dīkṣā è un atto sacro e unico, che si manifesta nel contesto protetto della cerimonia, sostenuto dalla Presenza e dalla Grazia.”
È spontaneo, silenzioso e accade quando:
Lo Shaktipat risveglia la consapevolezza latente, portando maggiore:
Gli effetti esteriori possono variare: per alcuni sono sottili e silenziosi, per altri possono manifestarsi come calore, commozione, lucidità intensa, ma non sono mai l’obiettivo, solo segnali di un processo interiore più profondo.
Oggi si parla molto di “attivazioni” sui social, spesso senza radici autentiche. È fondamentale distinguere tra uno Shaktipat vero e una “attivazione” moderna.
Shaktipat autentico | “Attivazioni” moderne |
---|---|
Termine classico, radicato nella tradizione yogica. | Termine recente, usato per marketing e spettacolo. |
Relazione maestro–cercatore, contesto sacro. | Eventi impersonali, senza radici né preparazione. |
Silenzio, sobrietà, riservatezza. | Foto, video e pubblicità aggressiva. |
Non ricerca fenomeni esteriori. | Fenomeni come obiettivo: tremori, urla, show. |
Accade una volta all’anno come cerimonia ufficiale. | Sessioni replicate ovunque, senza sacralità. |
“Lo Shaktipat non si compra e non si esibisce. È una condivisione dei maestri che appartiene al cuore stesso dello Yoga.”
Giorno | Energia | Esperienza |
---|---|---|
Sabato 6 Dicembre – Preparazione | Silenzio e purificazione | Hatha Yoga, Meditazioni guidate, Veda Chant, Satsang e Silenzio serale. |
Domenica 7 Dicembre – Apertura | Soglia di ascolto e rinascita | Hatha-Yoga, Meditazione profonda, prima trasmissione, contemplazione e integrazione. |
Lunedì 8 Dicembre – Shaktipat | Manifestazione e radicamento | Cerimonia ufficiale di Shaktipat, meditazione conclusiva, condivione finale. |
Durante tutto il ritiro, lo Hatha-Yoga e la Meditazione sono strumenti di preparazione, mai un fine in sé.
Questo ritiro è per chi:
Non è adatto a chi:
Nei giorni precedenti al ritiro:
Cosa portare con sé:
La vera preparazione non è nel bagaglio, ma nel cuore e nell’intento.
È un corso di Yoga?
No. Lo Yoga serve solo a preparare corpo e mente. Il cuore del ritiro è la cerimonia ufficiale di Shaktipat-dīkṣa.
Lo Shaktipat accade solo qui?
No. La condivisione scorre sempre, in modo naturale e spontaneo, anche durante Satsang, canti vedici o incontri individuali. Questo ritiro è l’unico momento in cui viene sviluppata
pubblicamente come cerimonia collettiva.
Cosa sentirò durante la cerimonia?
Può essere pace profonda, calore, commozione, lucidità intensa. Ogni esperienza è unica e non deve essere forzata o cercata.
Serve esperienza di Yoga o meditazione?
No, serve apertura e sincerità interiore.
È legato a una religione?
No. È un’esperienza universale, senza dogmi né vincoli.
“La Condivisione è come il vento: soffia sempre, ma una volta all’anno, ci raduniamo nel silenzio per sentirne la presenza più intensamente.”
Informazioni e iscrizioni
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