Guru Purnima

Uno scritto del Maestro sul Guru, che è stato letto durante la celebrazione del Guru Purnima dello scorso luglio:

 

Il guru interiore e altre verità spirituali

Tra tutte le comuni verità, quella del guru interiore è una delle più ingannevoli. Anche se l’espressione “guru interiore” indica qualcosa che esiste davvero, molti di coloro che dicono di seguire il guru interiore in realtà non lo stanno facendo. Per udire e seguire l’impegnativa guida di un guru interiore è richiesta una grande maturità umana e spirituale, che si conquista con anni di pratica spirituale, e non leggendo un libro o ascoltando un tale qualunque che proclama il messaggio.

Il motivo principale per cui la gente si volge al guru interiore è la pigrizia e il disinteresse verso la trasformazione genuina. Il guru esteriore – il vero maestro spirituale – porterà in crisi l’ego e metterà a nudo tutto ciò che è falso, cosa impossibile al guru interiore. La vita interiore degli esseri umani consiste in una grande moltitudine di voci (molte delle quali decisamente nevrotiche) e l’ego è ben felice di dare a una di esse gli abiti del monaco, un tono di voce suadente e il titolo di “guru interiore”. Tali guru interiori, conosciuti anche come il “sé interiore”, il “vecchio saggio interiore” o il “profondo sé”, sono noti per permettere alle persone tutto ciò che vuole il loro ego, sempre in nome della vita spirituale. Molto simile alla voce interiore è il “seguire il proprio cuore”. È vero che alla fin fine dobbiamo seguire il nostro cuore e che quest’ultimo non mente, ma come facciamo a sapere quando lo stiamo ascoltando? Molte persone non hanno idea di cosa sia il loro cuore, non lo hanno mai percepito né udito parlare. La maggior parte dei messaggi che attribuiscono al cuore, in realtà, vengono dalla mente, che è capacissima di parlare con tono amorevole, delicato e anche “con il cuore in mano”.

Quando le persone ignorano la quantità di “voci interiori” esistenti in loro (inclusa la voce del proprio “cuore”) e non sanno nulla della tendenza dell’ego a corrompere ogni aspetto della personalità per sabotare la crescita spirituale, cadono facilmente vittima delle seduzioni del guru interiore. Alla fine, esse si perdono e quella crescita e trasformazione che volevano trovare cominciando questo cammino, sfuma.

Un’altra delle verità che spesso sentiamo nominare è che “tutto è un’illusione”. Coloro che usano indiscriminatamente queste idee prese dalla “realtà assoluta” non capiscono che quest’ultima non nega in alcun modo la realtà relativa. La non-dualità non cancella la dualità. Chi comprende davvero il significato di espressioni come “il guru interiore”, “tutto è uno” e “il maestro è ovunque”, non si vanta mai di queste verità, al contrario di chi ne ha avuto solo un’intuizione profonda ma fugace. La bellezza della realtà che ha intravisto lo rende più umile, spingendolo a mettersi al servizio e a partecipare maggiormente al mondo in cui viviamo. Come ha detto un altro maestro zen: “Non puoi vivere a lungo nel mondo di Dio: non ci sono né ristoranti né toilette.

Un paio di  scatti della serata del Guru Purnima 2016, celebrata al centro Sathya Yoga di Cinisello Balsamo.



Sabato 16 Luglio 2016 il Maestro è stato invitato a celebrare uno Yajna, in onore del Maestro Sri Sathya Sai Baba.

 

Yajna è un termine vedico e deriva dalla radice yaj che significa 'adorare'. L'oggetto dell'adorazione veniva chiamato Yajata e si riferiva a manifestazioni senza forma dell'Essere Supremo, per la cui adorazione non era necessaria la presenza di nessun tempio, ma sufficiente semplicemente un altare fatto di mattoni.

La recita dei mantra durante il rituale evocavano lo Yajata, cioè la divinità, ad raggiungere e risiedere nel luogo del sacrificio. Oltre ai mantra i sacrifici della oblazione, le offerte fatte ad Agni, rappresentato dal fuoco.


Lo Yajna è un rituale che rispetta e segue i dettami rigorosi prescritti dai Veda.

Il giorno di Guru Purnima è considerato un giorno particolarmente benefico per praticare, per meditare, per celebrare...la Vita.

 

Guru è Brahma, Guru è Vishnu,  Guru è Mahesvara.


 Guru in verità è il supremo Brahman.

 Quindi
 offriamo le salutazioni al  Guru

 

(Gurur-Brahma Gurur-Vishnu Gurur Devo  Mahesvara,
 Guru Sakshat Param Brahma

 Thasmai Sri Gurave Namaha)

 

Chi è il  guru? Il verso sopra menzionato afferma che il  guru in verità è Brahma (il Creatore), Vishnu (il Sostenitore) e Mahesvara (il Distruttore). Questi sono tutti i diversi aspetti del divino racchiusi in noi.  La gente celebra il  Guru Purnima  come il giorno della  puja  al Guru, il giorno in cui si ricorda il proprio  Maestro e i suoi insegnamenti. Ma in realtà è anche il giorno in cui ricordare che il nostro stesso cuore è il Guru. Qualsiasi cosa provenga dalla profondità di una mente calma e un cuore colmo di amore è il vero insegnamento del  Guru  (Guru Vakya).

 

"Il Guru è più che altro una fonte di magnetismo. Si cerca sempre di spiegare con le parole ciò che in realtà mai potrà essere spiegato.

Il Guru spinge l'uomo al di la della sua sola ragione e lo invita a superare i limiti che illusoriamente costruisce attorno a se.

La gente, in presenza del Guru o per sua sola ispirazione, fa cose che normalmente non farebbe mai. Diventa estremamente creativa proprio grazie a quella forza magnetica che il Guru possiede. Non c'è cosa che non possa essere fatta se la Grazia del Guru tocca il Cuore dell'uomo. E' di indescrivibile bellezza, ma è anche indescrivibile  e, cercare di aggiungere altro, sarebbe un tentativo superfluo che non arriverebbe mai al centro e all'essenza di questa grande forza. Alcuni la chiamano Amore, altri le danno nomi diversi, ma ciò nonostante il Guru resta e rimane un mistero da vivere solo interiormente."

Yogi Pranidhana