Qualche riferimento STORICO
Il nostro nome normalmente è scelto dai nostri genitori alla nascita, magari perchè ricorda qualcosa di piacevole (una persona cara, un film, un libro, un personaggio famoso) o semplicemente perchè piace. L'unico fatto certo è che non l'abbiamo scelto noi, ma ce lo troviamo “incollato addosso” fin dalla nascita. Il nome e' come un sigillo che ci identifica e secondo la onomanzia (pratica divinatoria di interpretazione del nome di origine Greca), ogni persona è influenzata, a livello “energetico”, dal proprio nome.
Ma anche molteplici tradizioni (religiose e popolari) insistono sul fatto che il nome non soltanto corrisponde all'essenza dell'oggetto, ma anche alla sua essenza, e dunque le sorti dell'oggetto sono condizionate da quelle del nome.
Il significato del nome molto spesso è legato alla sua radice etimologica.
In occidente una notevole percentuale di nomi ha origine greca e latina, e quindi rispecchia il carattere ed i costumi di quei popoli che lasciarono una grande impronta nella nostra storia. Un altro gruppo di nomi ha subito l'influenza delle invasioni barbariche ed esprimono concetti di forza, di ardore bellico e di vittorie d' armi. Altri ancora hanno radici nella tradizione ebraica legata ai testi biblici.
Nel corso della storia, il “nome” ha assunto significati diversi a seconda delle epoche, delle culture, delle religioni, degli avvenimenti, delle circostanze sia locali e familiari. In un'epoca e in un luogo dove non esistevano cognomi erano le gesta o gli antenati che dimostravano chi eri e che parlavano di te attraverso il tuo nome e il nome quindi assumeva un significato di “potere”.
La scelta del nome per un bambino in tempi antichi serviva anche come protezione. In alcune culture, come ad esempio quella Mixteca, i bambini ricevevano un nome "provvisorio" in base al giorno e al mese in cui erano nati. Crescendo, quindi intorno ai sette anni di età, giungeva il momento in cui si decideva quale sarebbe stato il nome che ti avrebbe accompagnato per il resto della vita, (cosa simile avviene in India con l’iniziazione, Upanayana o filo sacro che si riceve in giovane età).
Anche i Nativi americani utilizzavano questo metodo. In base al proprio carattere, alle proprie peculiarità, o in base ad un evento verificatosi, il nome veniva cambiato. Il cambio del nome legato al momento evolutivo in cui la persona si trovava era una pratica che ritroviamo anche nella Bibbia.
Sono numerosi gli esempi in cui Dio è intervenuto per cambiare il nome per esprimere la nuova posizione di quell’uomo o di quella donna, nei confronti del piano divino.
Posizione di nuova responsabilità, per una nuova missione, un nuovo impegno ed un nuovo lavoro spirituale, così come è avvenuto per gli apostoli Pietro e Paolo. Nella Genesi, ad esempio, Dio cambia il nome ad Abramo e Sarai, sua moglie: era infatti necessario che essi assumessero un nome che fosse più aderente al progetto di Dio sulla loro discendenza. Così Abramo (Genesi 17,5) divenne Abrahamo (padre di molte genti) e Sarai divenne Sarah (Genesi 17,16) che significa: "principessa, signora".
“…a chi vince io darò della manna nascosta, e gli darò una pietruzza bianca, e sulla pietruzza scritto un nome nuovo che nessuno conosce, se non colui che lo riceve” (Apoc. 2: 17). Questo passo della Bibbia afferma che coloro che vincono il male nel nome di Dio ricevono: la manna nascosta (cibo spirituale particolare); una pietruzza bianca (consenso ed approvazione divina); un nome nuovo (in vista del nuovo lavoro da svolgere nel Regno di Dio nei Cieli).
Ma Cos’è veramente il Nome Spirituale?
"Un nome è il nome di una persona, di un luogo o di una cosa che designa uno stato identificativo.
Quando qualcuno riceve un nome spirituale, quel nome descrive il suo destino. E’ come avere l’indicazione da seguire. Sta a chi riceve un nome spirituale poi, percorrere quell’indicazione o meno.
Il Nome Spirituale rappresenta un’essenza che appartiene al Sé interiore di ognuno. Non ha niente a che fare col nome dato al corpo o ad una cosa solo per designarne il suo aspetto. Il Nome spirituale non appartiene al corpo fisico, ma a quello spirituale. Il Maestro non pensa alla persona né a quale Nome dare. No! Non funziona così…
Non ha un interesse personale nel dare il Nome. Però sente quando il momento è vicino, questo si, lo avverte. Non si siede in meditazione a cercarlo, non accade in questo modo. E’ pura manifestazione divina. Accade con una tale evidenza che è impossibile non accorgersene. TUTTO E' UNO!
Avvicinarsiall’ideale che il Nome spirituale rappresenta, significa accettare di rinascere nella consapevolezza. Questo ha effetti positivi ogni volta che lo pronunciate, vi meditate sopra o lo ascoltate pronunciare da altri.
Oggi i nomi spirituali vengono dati un pò per moda e business, un pò come per i mantra, che vengono venduti alla gente a caro prezzo con la falsa idea che questi risolavano i propri problemi o altro…
Raro invece è ricevere un santo nome da un Guru che è sulla Via perchè il potere in esso contenuto non ha a che fare con le cose di questo mondo.
Se il Nome è dato da un Guru, quel nome è come un “movente” per indicarvi qualcosa. Vi è adatto e vi assomiglia nelle profondità del vostro essere. Se incontrate un vero Maestro della Via, non cambierà mai, nè mai vi daràhy altro Nome da quello che avete già, perché ne riconoscerà il colore. Il colore o la vibrazione di un Nome sono come il Guru che lo ha trasmesso.
E’ l’essenza del vostro essere, è identico a voi ed è per questo motivo che si dice che guida il destino dell’anima. Solo nel caso in cui il Guru riconosca che il nome che avete ricevuto non provenga da un Guru sulla Via, allora sì, potrà cambiarlo, ma solo in questo caso, perché in realtà, non avevate nessun colore identificativo.
Un Nome Spirituale rinforza e accelera il vostro progredire verso il vostro destino più alto. Vi sfida a vivere nella più elevata coscienza e consapevolezza e vi benedice nel relazionarvi di continuo al vostro sé divino.
Il Nome è simile a voi, vi assomiglia. Corrisponde alle vostre vibrazioni energetiche più sottili e solo il Guru le sa vedere inizialmente. Sta a voi, poi, riconoscere questa similitudine o meno. Chi saprà vederla, significa che avrà imboccato la sua Via, l’ha trovata ed ora inizia a percorrerla. Altri, invece, lasciano cadere questa possibilità e mantengono un Nome solo per forma e abitudine.
Noi non siamo esseri umani che cercano un’esperienza spirituale. Siamo esseri spirituali che stanno avendo un’esperienza umana. Il vostro Nome è sacro.
E’ uno dei primi passi per lasciarsi alle spalle gli schemi passati, prendere una nuova direzione ed abbracciare la propria identità spirituale. Io incoraggio tutti a fare uno sforzo per manifestare questo potenziale, ciò che il vostro Nome rappresenta, dando alle persone Nomi Spirituali per rinforzare e incoraggiare questo potenziale interiore."
Sri Pranidhana